l'autostima dei bambini

Strategie per supportare l’autostima dei bambini

L’autostima è, per definizione, la valutazione soggettiva che sviluppiamo nel corso del tempo di noi stessi, una sorta di voto che diamo alla nostra identità in riferimento ai valori che la comunità e società che ci circondano valorizzano. La sua formazione, quindi, molto a che vedere con le opinioni e convinzioni che abbiamo accumulato fin dalla nascita e le aspettative nostre e della società che ci circonda. L’autostima dei bambini è un elemento in costruzione, che richiede la nostra cura più attenta perché influenzerà fortemente la loro vita futura. 

Lo sviluppo dell'autostima

Come introdotto, la costruzione dell’identità personale, che inizia fin dai primi mesi di vita, è un processo dinamico fortemente influenzato dalle relazioni con gli altri. Inizia infatti in famiglia dall’interazione con i genitori, attraverso la comunicazione verbale, che contribuiscono a creare l’immagine che i bambini sviluppano di sé. Per esempio, un bambino che viene spesso chiamato “monello” si identificherà con questo tratto del carattere. Un altro che non riesce ad ottenere le attenzioni dei genitori, potrebbe crescere sentendosi poco “interessante”. Crescendo, poi, la nostra personalità e il nostro corpo cambiano e si sviluppano, parallelamente alla consapevolezza delle nostre caratteristiche fisiche e mentali. Parallelamente allo sviluppo dell’immagine di sé, impariamo che ci sono caratteristiche ideali che dovremmo possedere – ovvero degli ideali standard di comportamento e abilità particolari che vengono valorizzate. Per esempio, gli adulti attribuiscono valore all’essere puliti e ordinati.

Quindi, questo lungo processo inizia in famiglia ma continua con l’ingresso a scuola e mano a mano che la cerchia di persone attorno a noi si allarga. 

perchè l'autostima dei bambini è importante?

L’avere un’immagine positiva di se stessi ha innanzitutto un impatto fondamentale sul nostro benessere mentale ed emotivo. Ci fa sentire a nostro agio con noi stessi e sereni nel confronto con gli altri, influenzando in maniera positiva le relazioni con gli altri. Possedere autostima significa essere consapevoli delle nostre capacità e non avere paura a metterci alla prova, e riconoscere di avere il diritto ad esprimere i propri bisogni ed idee senza paura del giudizio altrui. L’autostima ci permette allo stesso tempo di affrontare il confronto con gli altri in maniera positiva, perché le opinioni diverse dalle nostre non ci mettono in difficoltà. 

Tutto questo si riflette allo stesso modo sui bambini, andando ad influenzare negativamente la loro capacità di interazione, di apprendimento e il loro benessere emotivo e mentale. 

effetti di una bassa autostima

I bambini che hanno poca fiducia in se stessi e nelle loro capacità si riconoscono spesso perché sono tendono ad essere un po’ più introversi degli altri, e hanno la tendenza a nascondersi dalle attenzioni degli altri. Sono meno propensi a provare attività nuove e davanti alle difficoltà spesso tendono a mollare. Fanno fatica ad esprimere la loro opinione e hanno bisogno di molto incoraggiamento. La mancanza di autostima ha un effetto diretto non solo sul benessere dei bambini ma anche sulla qualità del loro apprendimento. Fortunatamente, possiamo fare molto per supportare lo sviluppo dell’autostima dei bambini e assicurarci che crescano consapevoli del loro valore e abilità.

incoraggiarli a prendere decisioni

Uno dei principi fondamentali del metodo Montessori, è la libertà di scelta. Dal momento in cui i bambini entrano in classe, possono scegliere quali attività esplorare, per quanto tempo e con chi farlo, ovviamente nel rispetto delle regole condivise della classe. Libertà di scelta, movimento ed espressione sono fondamentali perché danno la possibilità al bambino di esplorare i propri interessi e quindi costruire la propria personalità in un ambiente che li accetta per quello che sono e valorizza la loro individualità. A casa, ugualmente, possiamo lasciare che il bambino scelga con cosa giocare, offrire delle opzioni limitate durante la giornata ma anche rispettare la loro scelta di quanto mangiare una volta a tavola. Rispettare le loro decisioni (sempre all’interno di regole condivise e prendendo in considerazione le necessità di tutta la famiglia), li fa sentire ascoltati e visti, supportando di riflesso la loro autostima.

aiutarli ad essere indipendenti

I bambini, soprattutto a partire dai 12-14 mesi, cominciano a dimostrare una grande spinta verso il voler fare cose da soli. Il desiderio di autonomia, pur sempre accompagnato da una forte necessità di connessione, diventa ancora più forte verso i due anni e può essere sostenuto creando tempo e spazio affinché i bambini possano provare e sperimentare. Il fatto che un adulto li consideri abbastanza competenti e creda in loro da dargli la possibilità di fare da soli, è già di per sé un incredibile spinta per l’austostima dei bambini. Ancora di più, lo è riuscire a completare un’attività da soli. 

l'errore, un nostro amico

Un atteggiamento che vorremmo evitare con l’approccio della genitorialità gentile, è di mettere i bambini in imbarazzo, sgridare o punire per gli errori che fanno. I bambini senza dubbio combinano spesso dei danni, rompono o fanno cadere oggetti e alle volte vanno contro le regole. Il motivo per cui lo fanno è che stanno ancora sviluppando le abilità manuali e scoprendo quanta forza ha il loro corpo. Alle volte lo fanno per sperimentare, per curiosità e per richiamare la nostra attenzione. Il comune denominatore di tutte queste situazioni è che i bambini stanno imparando e hanno bisogno della nostra guida, non delle nostre punizioni. Rispondendo in maniera ferma, offrendo soluzioni, aiutandoli a riparare ai danni e guidandoli con gentilezza, possiamo crescere bambini che da adulti non hanno paura di mettersi alla prova e di sperimentare. 

Vuoi scoprire come supportare al meglio i bisogni dei bambini? 

Acquista il mio libro “Montessori per i genitori di bambini dai 3 ai 6 anni

Scopri i corsi online sulla Genitorialità gentile