il Metodo Montessori e i Periodi Sensitivi

“I periodi sensitivi sono sensibilità speciali, che si trovano negli (…) stati infantili, le quali sono passeggere e si limitano all’acquisto di un determinato carattere; una volta sviluppato questo carattere, la sensibilità finisce.”

Cosa sono i periodi sensitivi

I periodi sensitivi sono un concetto fondamentale da capire per chi si avvicina al metodo Montessori: aiutano gli adulti a capire come i bambini imparano e si sviluppano e, di conseguenza, a guidarli meglio nella crescita. Maria Montessori li definisce come un periodo di tempo in cui l’interesse del bambino è focalizzato e predisposto nell’apprendere una particolare abilità e conoscenza. Montessori riconosce sei sensibilità fondamentali che raggiungono il picco nei primi sei anni. 

Foto dell'autrice, Raffaella Rossi, consulente Montessori e del sonno infantile

Sono Raffaella Rossi, Consulente Montessori e del Sonno Infantile.

Adoro condividere il Metodo Montessori con i genitori. Se sei appena arrivat* qui, ti consiglio di leggere  questo articolo introduttivo

Come riconoscerli

Osservando i bambini piccoli, è possibile notare come possano essere completamente assorbiti e determinati nel conquistare un’abilità, come ripetano una stessa azione molte volte e, soprattutto, quanto gli riesca facile apprendere. Maria Montessori collega queste caratteristiche all’emergere dei periodi sensitivi, che spingono il bambino a muoversi senza sosta (periodo sensitivo per il movimento), che lo facilitano nell’imparare a parlare (periodo sensitivo per il linguaggio) e lo incoraggiano a esplorare usando il proprio corpo (esplorazione sensoriale). Ripetizione, interesse e facilità di apprendimento sono proprio le caratteristiche che ci permettono di intuire che un bambino sta attraversando un particolare periodo sensitivo

In che modo possono esserci utili

Conoscere i periodi sensitivi ci permette innanzitutto di comprendere i bambini, creando un ambiente che li supporti e in cui possano sfruttare al meglio queste finestre di apprendimento. Il fatto che i periodi sensitivi siano legati ai primi sei anni, non significa che in seguito i bambini smettano di sviluppare il linguaggio o il corpo. Possiamo, invece, vedere queste sensibilità come propensione da un lato e bisogno dall’altro. Mai come in questo momento i bambini avranno sia la capacità di imparare senza sforzo che una spinta interiore e innata a conquistare determinate abilità.

Una bambina che gioca con una bolla di sapone. Questa immagine rappresenta il periodo sensitivo dell'esplorazione sensoriale

Quali sono i periodi sensitivi

Maria Montessori riconosce 6 periodi sensitivi che appaiono in diversi monenti durante i primi sei anni divita del bambino. A seguire , trovate un approfondimento per ognuno. 

Il movimento e percezione sensoriale

Nei primi sei anni, il corpo è il veicolo principale di apprendimento dei bambini, mentre il movimento ne fa da motore. Il collegamento tra muscoli, cervello e sviluppo è stato infatti inizialmente osservato da Maria Montessori, è in seguito dimostrato da molti studi recenti delle neuroscienze. Possiamo supportare il bisogno di muoversi ed esplorare offrendo possibilità di utilizzare il corpo in tanti modi diversi. Oltre all’ovvio saltare e correre, pensiamo anche al rotolare, dondolare, tenersi in equilibrio, stare a testa in giù, manipolare oggetti e esplorare attraverso tutti i sensi

Il linguaggio

Fin dalla nascita i bambini hanno una naturale predisposizione forte nei confronti della comunicazione. Ci osservano, ascoltano e assimilano il nostro modo di comunicare attraverso il corpo e i suoni. Affinché il bambino cominci ad assimilare prima e produrre dopo la propria forma di comunicazione prediletta, è necessario che venga stimolato fin dai primissimi giorni dall’interazione con gli adulti. Parliamo, cantiamo, usiamo le mani e il nostro viso, la nostra interazione è essenziale allo sviluppo del linguaggio. Per approfondire, ti consiglio il libro La comunicazione Gentile, scritto da me e Miriam Capurso. 

L'ordine

La sensibilità verso l’ordine è particolarmente forte nei primi tre anni, quando il bambino ha bisogno di costruire un ordine mentale rispetto a tutto quello che la sua mente assorbe dal mondo che lo circonda. Ordine, routine, prevedibilità e coerenza supportano il senso di sicurezza e aiutano a categorizzare e comprendere l’ambiente circostante e i comportamenti degli adulti. 

La socializzazione

Anche se i bambini sono motivati ad interagire fin dalla nascita, nei primi tre anni l’interesse è soprattutto focalizzato verso gli adulti importanti. La spinta più forte alla socializzazione verso gli altri bambini, inizia invece a partire circa dai 3 anni. In questo periodo è importante supportare i bambini nello sviluppo dell’empatia, a comprendere le regole dello stare in società e accompagnandoli a gestire i conflitti in maniera autonoma. 

Gli oggetti piccoli

L’interesse verso gli oggetti piccoli esplode soprattutto nei primi due anni e causa molte ansie nei genitori. Dal momento in cui i bambini piccoli iniziano a sviluppare controllo delle mani e del loro corpo, la curiosità li spinge ad esplorare con le mani e ovviamente anche con la bocca. E’ importante supportare questo bisogno in maniera sicura, creando un ambiente in cui possano muoversi liberamente e senza il nostro intervento continuo.

Se vuoi saperne su come supportare al meglio i bisogni dei bambini, acquista il mio libro “Montessori per i genitori di bambini da 3 a 6 anni”

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