bambino che gattona in una casa a misura di bambino

Casa a Misura di Bambino: Spazi per il gattonamento in stile Montessori

Ogni bambino segue un percorso di sviluppo unico e imprevedibile. Anche trascorrendo tanto tempo con loro, non possiamo sapere con certezza quando inizieranno a gattonare o diranno la loro prima parola. Per esempio, la nostra piccola Baby Z, ha iniziato a cercare con ostinazione di mettersi in piedi già al settimo mese, senza mostrare alcun interesse per il movimento a quattro zampe. Eravamo convinti che avrebbe saltato questa fase completamente, ma poi, poco dopo aver imparato a stare in piedi da sola, si è lanciata in avanti e ha cominciato a gattonare. Da quel momento, creare una casa a misura di bambino è diventata una priorità, per permetterle di esercitare questa nuova abilità con libertà e sicurezza.

La nostra esperienza

Nonostante avessimo già pensato alla necessità di mettere la casa in sicurezza, la sua improvvisa mobilità ci ha comunque colto di sorpresa. Improvvisamente ci siamo ritrovati a ripetere in continuazione: “Non toccare!”. In quel momento, i miei studi sul metodo Montessori si sono rivelati preziosissimi, aiutandomi a preparare un ambiente che fosse adatto non solo a noi, ma anche a lei. L’ambiente preparato, tanto caro a Maria Montessori, è proprio questo: uno spazio che si adatta alle necessità dei bambini, oltre che degli adulti, evolvendosi insieme alla famiglia.

Da dove iniziare: la valutazione del rischio

Quando i bambini iniziano a gattonare, il primo pensiero dei genitori è, giustamente, rivolto alla sicurezza. Tuttavia, quando parliamo di esplorazione, la sicurezza non dovrebbe essere l’unico aspetto da considerare. Invece di concentrarci esclusivamente sull’eliminare i pericoli, potremmo riflettere su quali rischi siano troppo grandi in questo momento e quali, invece, possiamo permettere loro di affrontare. Il nostro obiettivo è proteggere i bambini senza sminuire il loro naturale desiderio di esplorare il mondo. L’idea è quella di modificare lo spazio in modo da non dover continuamente dir loro di no o interrompere la loro esplorazione. Rendere la casa a misura di bambino permette loro di mettere alla prova le abilità fisiche, muoversi, toccare, ma anche sperimentare liberamente, senza la nostra costante intrusione.

Come semplificare la casa

Una delle prime cose che notiamo quando i bambini iniziano a gattonare e a diventare mobili è il caos che riescono a creare! Baby Z, ad esempio, adora svuotare ogni cosa. Quando si trova davanti a un cassetto, uno scaffale o qualsiasi superficie, afferra gli oggetti e li lancia dietro di sé. Mi rendo conto che questo comportamento non sia l’ideale, ma la sua determinazione è difficile da controllare in questa fase. Dato che è ancora troppo piccola per comprendere le regole, per controllare i propri impulsi e capire le conseguenze delle proprie azioni, abbiamo deciso di rimuovere tutti gli oggetti troppo pesanti o fragili, che potrebbero farle male o rompersi. Successivamente, abbiamo ridotto il numero di oggetti alla sua portata. Ad esempio, invece di lasciare dieci libri sullo scaffale basso della libreria, ne lasciamo solo cinque, così non diventa troppo faticoso rimettere tutto a posto.

 

bambina che svuota i libri dallo scaffale di una libreria

L'importanza di routine e regole

Oltre a riflettere sull’ambiente, è importante anche prendere in considerazione la nostra interazione con i bambini. La nostra guida è necessaria per aiutarli a comprendere quali comportamenti siano accettabili o meno. Allo stesso tempo, è importante ragionare su quali regole siano appropriate al livello di sviluppo e di comprensione dei bambini che abbiamo davanti. Nel caso di un* bambin* di 10 mesi, l’unica soluzione per evitare che tocchi un oggetto o lo metta in bocca, è quello di toglierlo di mezzo. Un ambiente a misura di bambino tiene conto anche della loro consapevolezza. 

Per tutto quello che invece non possiamo eliminare, si possono creare delle semplici parole chiave e dei gesti che piano piano li aiuteranno a comprendere quali sono le nostre aspettative. Per esempio, ogni volta che Baby Z mette in bocca qualcosa che non dovrebbe, le diciamo “Fuori dalla bocca” e gentilmente allontaniamo la sua mano. Con lo stesso principio, ogni qualvolta lei ha finito di svuotare una superfice, le mostriamo come metterla a posto. 

Tenere sotto controllo le nostre paure

Infine, un altro aspetto particolarmente importante quando si parla di bambini in movimento, sin dal momento in cui iniziano a gattonare, è quello delle nostre reazioni. Le cadute, botte, graffi e quant’altro sono inevitabili e in qualche modo utili, perché aiutano i bambini a comprendere i propri limiti fisici, la loro forza, le proprietà dei materiali, ecc e anche a valutare il rischio in autonomia. In questa fase della loro crescita, i bambini ci usano come punto di riferimento per interpretare il mondo. Per questo, una reazione di forte spavento da parte nostra, diventerà loro molto velocemente. Mantenere la calma invece, pur senza sminuire le loro emozioni, li aiuta riprendere controllo e ripartire più velocemente. 

tutte queste strategie e molte altre sono raccolte nel corso  dedicato alla comunicazione gentile e positiva, creato in collaborazione con Miriam di @Montessoripercrescere