bambino che si copre la faccia

Come gestire i comportamenti aggressivi dei bambini

Questo articolo è dedicato ai comportamenti aggressivi dei bambini piccoli, sotto ai 3 anni. In preparazione un altro approfondimento sulle strategie da utilizzare con I bambini dai 3 ai 6 anni. 

Il mio bambino è aggressivo, devo preoccuparmi?

I comportamenti poco gentili dei nostri bambini, che siano morsi, spinte o sberle sono difficili da gestire per tutti i genitori. Se ti sei trovato a  giustificare un momento di rabbia e aggressività di fronte ad altri genitori o familiari, conosci bene quel senso di imbarazzo e vergogna. Ti potresti essere sentito mortificato e perfino aver messo in dubbio le tue abilità genitoriali.

Ancora prima dell’approfondire perchè questi episodi accadono e come comportarsi, stabiliamo un punto fondamentale: i comportamenti aggressivi, verso i membri della famiglia o persone al di fuori, sono assolutamente comuni e normali. Ci tengo a chiarirlo, affinchè questo presupposto allevi un po’ della tua ansia e ti aiuti a vivere, e di conseguenza a gestire, questi momenti cos’ sfidanti. 

Perchè i bambini sono aggressivi

Per comprendere le radici dei comportamenti aggressivi dei bambini, dobbiamo riflettere per un momento sulle fasi crescita che attraversano nei primi tre anni. Si tratta, infatti, di un periodo di sviluppo intensissimo, in cui vengono poste le basi della personalità e il bambino compie i primi passi verso l’indipendenza fisica. In questo periodo, affinchè il tuo bimbo possa interagire in maniera positiva con gli altri, deve iniziare a sviluppare delle abilità importanti. Vediamone alcune. 

1. La capacità di gestire le proprie emozioni. Un processo luuuuungo che inizia alla nascita e termina attorno ai 25 anni. Il tuo bimbo deve imparare a riconoscerle, dargli un nome, gestirle e dargli sfogo attraverso un comportamento accettabile dalla società 

2. Le abilità sociali, ovvero tutto quello che riguarda l’interazione con gli altri. Questo va a braccetto con la comprensione delle norme del vivere in società, ovvero i comportamenti ritenuti accettabili dalla società in cui viviamo. 

3. La capacità di empatizzare e di mettersi nei panni degli altri. Questa abilità è legata non solo alle emozioni ma ad un particolare processo cognitivo chiamato “Teoria della mente”. Questo traguardo dello sviluppo del cervello viene raggiunto di solito non prima dei 4 anni e ci permette di immaginare, nella nostra mente, un punto di vista diverso dal nostro. 

4. Lo sviluppo del linguaggio, che è essenziale per interagire, descrivere ciò che proviamo, negoziare, ecc. 

5. Il controllo dei propri impulsi, che è a sua volta legato alla consapevolezza di sè, la conoscenza delle regole della società, l’empatia e il linguaggio. 

papa che tiene per mano il proprio figlio

Cosa fare se il tuo bimbo aggredisce un altro

Solo quando il tuo bambino svilupperà tutte queste abilità, potrà interagire in maniera positiva e senza aggressività. Nel frattempo, come comportarsi quando un bambino aggredisce un altro? il fatto che questi comportamenti siano appropriati alla sua età di sviluppo, non li rende accettabili. 

Il primo passo è comprendere che cosa sta alla base di quel comportamento. Prova a domandarti: durante questa interazione fisica, quale abilità gli è mancata? Come posso aiutarlo a sviluppare questa abilità? Per esempio, nel caso di un bambino che prende un gioco ad un altro, e nel farlo lo spinge, quello che gli manca è la comprensione delle regole della società. Spiega “Ci stava giocando lui, devi aspettare il tuo turno” e suggeriscigli cosa dire: “Volevi chiedergli quel gioco? Gli puoi dire, posso prenderlo?”. Possiamo poi portare la sua attenzione sulle emozioni del bambino “Guarda, piange, poverino” e invitare a riparare “Vuoi dargli un abbraccio?” 

Cosa fare se alza le mani su di te

Poco tempo fa, durante una consulenza, dei genitori mi hanno raccontato della difficoltà recente che stavano attraversando con il loro bimbo. Il momento della nanna era, infatti, diventato difficile per tutti, a causa delle interazioni fisiche del bimbo con la mamma. In questi casi, è probabile che la causa sia ritrovare in un accumulo di energie durante la giornata a cui il bambino non riesce a dare sfogo. Un’ altra causa probabile è una richiesta di attenzioni difficoltà a separarsi: sembra un controsenso, ma con questo comportamento il bambino allunga la routine della nanna e allontana il momento della separazione. 

In questi casi, è di nuovo importante lavorare alla radice del problema, creando tanti momenti di condivisione in cui possiamo dedicare tutta la nostra attenzione. Altrettanto importante è dare la possibilità di muoversi quanto più possibile. Infine, comunicare in maniera chiara che questo comportamento non è accettabile, spiegandone le conseguenze. “Vorrei tanto stare con te fino a che non ti addormenti, ma se mi fai male, devo andare via.”

Come abbiamo visto, i comportamenti aggressivi dei bambini sono comuni e parte del loro sviluppo. La cosa migliore che tu possa fare per aiutare il tuo bambino in quei momenti è mantenere la calma e focalizzarti su quelle abilità che ancora non possiede. In questo modo, potrai guidarlo con gentilezza e empatia nello sviluppo.

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