Il quarto trimestre è un periodo di grandi trasformazioni, sia per il bambino che per i suoi genitori. Nei primi mesi di vita, il neonato ha bisogno di tempo, presenza e contenimento per adattarsi al mondo fuori dalla pancia.
Capire come funziona il sonno del neonato nel quarto trimestre può aiutarti a vivere questo periodo con più consapevolezza e meno frustrazione. In questo articolo esploriamo insieme le caratteristiche del sonno nei primi mesi, perché i risvegli sono normali e come accompagnare il tuo bambino in modo dolce e rispettoso.
Il quarto trimestre: una fase di transizione intensa
Quando sono rimasta incinta di Zara, mi sono improvvisamente resa conto di sapere poco su come prendersi cura di un neonato. La mia esperienza di insegnante iniziava con bambini un po’ più grandi, dai 12 mesi in poi, e quando mi sono trovata in braccio questo esserino che mi sembrava minuscolo, ho sentito il bisogno di scoprire il più possibile sulle sue necessità.
È così che ho incontrato per la prima volta il termine “quarto trimestre”, che indica i primi tre mesi di vita del neonato. Un periodo a sé, di transizione dalla pancia al mondo, in cui il bambino ha bisogno di tutto il nostro supporto per adattarsi alla novità dell’essere nato. È un po’ come se fosse un prolungamento della gravidanza: i neonati hanno ancora bisogno di essere contenuti, avvolti, tenuti vicini e protetti. Un tempo da vivere con lentezza, a contatto e con il minor numero possibile di stimoli. Un tempo che serve tanto al bambino quanto ai genitori, per conoscersi e adattarsi alla nuova vita insieme.
Come dormono i neonati nei primi mesi
Un aspetto fondamentale per vivere con più serenità il tema del sonno nei primi mesi è avere aspettative realistiche. È normale – e anche sano – che i neonati si sveglino più volte durante la notte. Il ritmo circadiano, che regola la differenza tra giorno e notte, non è ancora sviluppato e inizia a formarsi solo intorno al quarto mese.
Durante il quarto trimestre, i risvegli frequenti permettono al neonato di nutrirsi con regolarità, rimanere idratato e sono anche un fattore protettivo contro la SIDS (morte in culla).
È altrettanto normale che il bambino richieda la nostra presenza costante, e spesso anche il contatto fisico continuo per calmarsi, regolare la temperatura corporea, il battito cardiaco, la respirazione e, infine, per potersi addormentare.
Altre caratteristiche del sonno dei neonati
A differenza degli adulti, i neonati attraversano principalmente due fasi di sonno: sonno quieto e sonno attivo, che corrispondono rispettivamente al sonno profondo e alla fase REM. Tra i 2 e i 6 mesi (più comunemente intorno ai 4 mesi), i loro cicli del sonno iniziano a cambiare, introducendo una fase intermedia: il sonno leggero non-REM, che precede il sonno più profondo.
Durante il quarto trimestre, il sonno dei neonati è ancora organizzato in cicli molto brevi, di circa 45-50 minuti, contro i 90-120 minuti degli adulti. Questi cicli si allungano gradualmente nei primi 3-5 anni di vita.
I neonati trascorrono più tempo nel sonno attivo, che è leggero e instabile: per questo motivo si svegliano più facilmente, soprattutto nella seconda metà della notte, quando il sonno REM diventa predominante. È anche il motivo per cui molti risvegli avvengono tra le 2:00 e le 5:00 del mattino.

Come supportare il sonno del neonato nel quarto trimestre
Offrire contatto e contenimento
Ricordo che nelle prime settimane, Zara dormiva anche per tre ore di fila. Si addormentava al seno, la appoggiavo nel suo lettino e usavo quel tempo per riposare e recuperare le forze. Poi, all’improvviso, un giorno, non ne ha più voluto sapere del suo lettino: ogni tentativo di spostarla dalle braccia causava il risveglio. Da quel momento è iniziata una lunga fase di riposini a contatto e in fascia, che abbiamo deciso di assecondare nell’interesse di tutti.
Offrire contatto e contenimento durante il quarto trimestre aiuta il neonato a sentirsi al sicuro, più calmo e rilassato. Questo stato di benessere favorisce naturalmente anche il sonno del neonato nel quarto trimestre, che non può ancora autoregolarsi da solo.
Ricorda, non lo stai viziando ma rispondendo ad un suo bisogno!
Riconoscere i segnali di stanchezza
Imparare a riconoscere quando il tuo bambino è stanco può aiutarti a rispondere prontamente ai suoi bisogni di sonno, soprattutto nel delicato periodo del quarto trimestre.
Ti potrebbe sorprendere, ma il pianto e gli occhi rossi sono in realtà gli ultimi segnali di stanchezza. Prima ancora, il neonato può iniziare a fissare nel vuoto, muoversi più lentamente o evitare il contatto visivo. Quando cogli questi segnali precoci, puoi accompagnarlo verso il sonno nella modalità che funziona meglio per entrambi. Alcuni strumenti utili per favorire il rilassamento del neonato sono la suzione, il contatto fisico, il movimento oscillatorio e il rumore bianco.
Offrire il latte a richiesta
Che tu scelga l’allattamento al seno o il biberon, è importante imparare a riconoscere anche i segnali della fame e rispondere prontamente al bisogno del bambino. Questo deve accadere sia di giorno che di notte, per quanto estenuante possa essere. I bambini continuano a svegliarsi e richiedere il latte di notte ben oltre la fase del quarto trimestre.
Favorire un ambiente con stimoli ridotti
Una particolare attenzione va rivolta anche alle caratteristiche fisiche dell’ambiente che circonda il neonato. Prova a pensarci: dopo aver trascorso mesi nella pancia, in assenza di sbalzi di temperatura, con luce soffusa, rumori ovattati e senza mai sperimentare la fame o il dolore, il neonato si ritrova improvvisamente immerso in un mondo pieno di stimoli sensoriali.
Per favorire il sonno del neonato nel quarto trimestre, può essere utile ridurre – per quanto possibile – alcuni di questi stimoli. Cerca, ad esempio, di evitare la luce diretta, gli odori forti e i rumori troppo intensi. Se durante una visita dei parenti noti che il tuo bambino si sta sovraccaricando o diventando irritabile, prova a portarlo in una stanza tranquilla per qualche minuto: questo lo aiuterà a ritrovare l’equilibrio e a rilassarsi più facilmente. Se il tuo bambino piange mentre sta facendo tummy-time, prova a cambiare posizione e spostarlo dal pavimento al tuo petto.

Il libro “La comunicazione Gentile” contiene un intero capitolo dedicato proprio al Quarto Trimestre, con tantissimi consigli per vivere questo periodo così delicato in serenità.
In sintesi: il sonno nei primi mesi è una relazione, non una prestazione
Il quarto trimestre è un periodo tanto delicato quanto intenso, sia per i genitori che per il bambino. Con delle aspettative realistiche sul sonno del tuo bambino e i suoi bisogni, puoi vivere questa fase in maniera serena, focalizzandoti sul benessere tuo e di quello del tuo bambino. Buona fortuna!
Se stai vivendo il primo periodo dopo la nascita e ti senti sopraffatto dalla stanchezza o hai dubbi sul sonno del tuo bambino, non sei solo.
Con le mie consulenze personalizzate, ti accompagno passo dopo passo per comprendere i bisogni del tuo neonato e trovare insieme strategie dolci, realistiche e rispettose dei vostri ritmi.
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