I pasti con bambini piccoli possono essere caotici. Tra che si rifiuta di mangiare, chi vuole solo mangiare in braccio ad un genitore, chi lancia cibo a terra, o trova qualsiasi scusa per non sedersi, il momento del pasto assomiglia spesso ad un campo di battaglia. Fortunatamente, esistono delle strategie per rendere più sereno lo stare a tavola con i bambini, fin dallo svezzamento. Prova con questi suggerimenti ispirati al metodo Montessori.
regola le aspettative
Se qualcosa non funziona a tavola con i bambini, è sempre utile prendere un momento per osservare e riflettere su noi stessi, prima di tutto. Quale è la mia disposizione in questo momento? Quali le mie aspettative? Teniamo sempre a mente che i bambini non hanno la stessa resistenza nel restare al tavolo e che, quando hanno finito di mangiare, è normale vogliano scendere per fare altro piuttosto che aspettare che tutti finiscano. Un bambino di due anni sarà probabilmente pronto a lasciare la tavola dopo 8-10 minuti, mentre un bambino di quattro potrà magari restare al tavolo più a lungo. Piuttosto che forzarli a stare seduti, possiamo invece creare una piccola routine del dopo pasto, che potrebbe includere mettere via il piatto o lavarsi la mani.
stabilisci le regole
Quando siamo a tavola con i bambini, è importante che le regole siano espresse in maniera chiara e che rimangano costanti nel tempo. In che modo decidiate di organizzare i pasti, è una scelta completamente personale e dipende interamente dalle preferenze e routine della famiglia. Alcune famiglie danno la possibilità al bambino di mangiare la merenda ad un tavolino alla sua altezza, altri preferiscono un tavolo comune per tutti i pasti. In questo caso, potreste pensare di acquistare un seggiolone in legno che permette ai bambini di salire e scendere in autonomia, evitando le lotte necessarie per obbligarli a sedersi ed essere legati come nelle sedie tradizionali.
coinvolgere i bambini
Uno dei modi migliori per rendere il momento dei pasti più piacevole è coinvolgere i bambini. Il coinvolgimento può iniziare dalla preparazione del cibo più semplice, per esempio il tagliare la verdura con degli utensili, preparare la tavola o mettere i piatti nella lavastoviglie dopo mangiato. Oppure, la merenda è un momento perfetto per cominciare a concedere un po’ più di autonomia. Alle merendine industriali, vi consiglio di preferire del cibo che richieda il contributo del bambino come una fetta di pane da spalmare o della frutta da tagliare. Coinvolgere i bambini nella preparazione dei pasti principali è un modo per dargli del controllo su quello che poi troveranno in tavola e creare un rapporto positivo con il cibo. Infine, preparare in tavola diversi vassoi da portata con cibi diversi da cui possono servirsi autonomamente, può eesere un’idea per offrire un minimo di scelta su quello che mangeranno.
evita distrazioni
Per questioni di sicurezza e per minimizzare il rischio di soffocamento, vi consiglio di assicurarvi che i bambini siano seduti e liberi da distrazioni quali tablet o televisione. Guardare la televisione toglie l’attenzione dal cibo, dal suo sapore e dalle quantità ed è stato collegato da diverse ricerche al rischio di obesità. Quando si mangia e si guarda la TV allo stesso tempo, il cervello è distratto e invia segnali sbagliati al corpo che non elabora il gusto o la soddisfazione che ne deriva, portandoci di conseguenza, a mangiare più del necessario. Creare questa abitudine fin da bambini rischia di avere effetti sulle abitudini alimentari da adulti. Per gli stessi motivi, vi consiglio inoltre di evitare di rincorrere i bambini per la casa con il cibo. Se il bambino si alza, possiamo dire con fermezza: “Vedo che non hai più fame, possiamo mettere via il piatto”.
rispetta le loro scelte
La questione cibo è sempre molto complicata per genitori che, ovviamente, si preoccupano che i figli mangino abbastanza e seguano una dieta sana. Purtroppo. Più dimostriamo la nostra ansia o mettiamo pressione sui bambini riguardo al cibo, e meno faciliteremo lo sviluppo di un rapporto sano con lo stesso. Forzare i bambini ad assaggiare cibi che non vogliono o costringerli a finire quello che hanno nel piatto, sono atteggiamenti nocivi e controproducenti nel lungo andare. Vi consiglio piuttosto, se i bambini mangiano poco a cena, di riflettere su quanto mangiano a merenda e se sia necessario porre dei limiti. Durante i pasti, assicuratevi che ci sia almeno un cibo che di sicuro mangeranno e aggiungere poi la possibilità di scegliere tra due o tre opzioni di verdure, per esempio. Un piattino in cui scartare quello che non vogliono, può anche promuovere una cultura positiva del non buttare via il cibo.
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