Come dormono i bambini: ritmi, bisogni e fattori che lo influenzano

Il sonno è una delle aree che più spesso preoccupa i genitori nei primi anni di vita del bambino. Capire come dormono i bambini, cosa aspettarsi nelle diverse fasi della crescita e quali fattori influenzano il riposo può aiutare a vivere la nanna con più serenità. In questo articolo ti guiderò tra i principali elementi che regolano il sonno infantile e ti offrirò strumenti concreti per accompagnare il tuo bambino nel modo più dolce e rispettoso possibile.

I meccanismi naturali del sonno dei bambini

Capire come dormono i bambini significa conoscere i meccanismi biologici che regolano il sonno umano fin dalla nascita. Anche se questi processi sono comuni a tutti, le loro caratteristiche cambiano molto nei primi anni di vita. In questo paragrafo ti accompagno alla scoperta dei tre elementi fondamentali che influenzano il sonno dei neonati e dei bambini piccoli.

Il ritmo circadiano: il giorno e la notte nel corpo del bambino

Il ritmo circadiano è il meccanismo che permette al corpo di distinguere tra il giorno e la notte. È regolato dal cervello, che invia segnali come la produzione di melatonina, l’abbassamento della temperatura corporea e la riduzione della produzione di urina, per favorire l’addormentamento. Al mattino, invece, aumenta il cortisolo, che stimola il risveglio.

Un aspetto molto interessante è che i neonati seguono inizialmente il ritmo della mamma, ma una volta nati devono imparare a regolare il loro orologio interno in autonomia. Questo significa che, all’inizio, non distinguono il giorno dalla notte, e questo ha un impatto significativo sul loro modo di dormire.

Il ciclo del sonno: perché anche i bambini si svegliano spesso

Uno degli aspetti più sorprendenti che ho scoperto da quando sono diventata consulente del sonno è che nessuno — adulti compresi — dorme tutta la notte senza mai svegliarsi. Il sonno è composto da cicli, ognuno dei quali comprende fasi leggere e profonde. Alla fine di ogni ciclo, ci svegliamo brevemente. Di solito, da adulti, non ce ne accorgiamo nemmeno. Per i bambini, invece, passare da un ciclo all’altro può essere difficile: se qualcosa non è più “come prima” (una coperta spostata, un rumore, un’assenza), può avvenire un risveglio completo. Ed è proprio in questi momenti che cercano la nostra presenza per riaddormentarsi. I risvegli notturni nei bambini sono quindi fisiologici, e spesso legati al normale funzionamento del ciclo del sonno. Tienilo a mente, la prossima volta in cui ti verrà chiesto se il tuo bimbo di 2 mesi “dorme tutta la notte”. 

La pressione del sonno: perché i bambini hanno bisogno di dormire spesso

Ti è mai capitato di fare un riposino pomeridiano e non riuscire ad addormentarti la sera? Questo succede a causa della cosiddetta pressione del sonno, che si accumula durante le ore di veglia e raggiunge un picco quando siamo pronti per dormire.

Nei bambini, soprattutto nei neonati, la pressione del sonno si accumula molto rapidamente. Per questo hanno bisogno di dormire più volte durante la giornata. Ricordo che rimasi sorpresa da quanto spesso Zara avesse bisogno di dormire da neonata. Ora che ha due anni e mezzo, può restare sveglia anche 4 o 5 ore prima di sentire di nuovo sonno. 

Come si sviluppa il sonno nei primi anni di vita

Il sonno cambia e si evolve, proprio come tanti altri aspetti della crescita. Capire come dormono i bambini nei diversi momenti dello sviluppo ci aiuta ad avere aspettative più realistiche e a rispondere meglio ai loro bisogniUn neonato, ad esempio, può aver bisogno di dormire ogni 40-45 minuti. La maggior parte dei bambini di tre anni, invece, ha già smesso del tutto di fare il riposino pomeridiano. Online si trovano molte tabelle di riferimento, ma la mia esperienza — personale e professionale — mi ha insegnato che è molto più utile osservare il proprio bambino, piuttosto che cercare di rientrare in uno schema fisso.

Zara, ad esempio, a due anni e mezzo ha ancora bisogno di dormire circa due ore dopo pranzo. Altri suoi amichetti dell’asilo fanno al massimo 45 minuti di riposo e dormire di più li rende nervosi o li ostacola nell’addormentamento serale. Tendenzialmente, la maggior parte dei bambini passa da due a un solo riposino tra i 12 e i 18 mesi, e smette di dormire del tutto entro i tre anni.

È importante ricordare che il sonno non segue un andamento lineare. Esistono periodi — spesso chiamati “regressioni del sonno” — in cui il bambino può svegliarsi più spesso di notte o faticare a dormire come prima. Altri momenti, invece, sembrano improvvisamente più semplici. Alcune fasi sono molto intense e richiedono tanto contatto, supporto e pazienza. Altre si stabilizzano con più facilità. Tutto questo è normale: il sonno dei bambini si sviluppa nel tempo, insieme a loro.

Fattori che influenzano il sonno

Durante le consulenze sul sonno dei bambini, ripeto spesso un concetto fondamentale ai genitori: il comportamento del bambino, incluso il sonno, non è sotto il nostro controllo diretto. Non possiamo decidere quante volte si sveglierà durante la notte, né quando sarà in grado di addormentarsi in autonomia.

Quello che possiamo fare, però, è molto prezioso: possiamo creare le condizioni migliori per favorire un sonno il più possibile sereno, in base alla fase di sviluppo in cui si trova il bambino

Capire come dormono i bambini — e quali fattori influenzano la qualità del loro riposo — ci aiuta a lasciare andare aspettative irrealistiche e ad accompagnarli con più fiducia. A seguire, vediamo insieme alcuni degli elementi che possono influenzare il sonno infantile.

 

Salute

Questo fattore è probabilmente il più ovvio di tutti. Raffreddori, febbre, nuovi dentini, dolori della crescita, strani virus portati a casa dall’asilo sono all’ordine del giorno nei primi anni. Se con il tempo i bambini diventano più resilienti, si ammalano di meno e sono anche meno infastiditi dai malesseri temporanei, nei primi due anni il sonno può essere molto disturbato.

Ambiente

Lo spazio fisico in cui dorme il bambino gioca un ruolo fondamentale nella qualità del suo riposo. Quando ci chiediamo come dormono i bambini, è importante ricordare che il corpo ha bisogno di alcune condizioni ambientali per rilassarsi davvero e mantenere un sonno stabile. Tra gli elementi da considerare ci sono:

  • la temperatura della stanza (idealmente intorno ai 18–20°C)
  • il livello di luce (meglio se soffusa o completamente assente di notte)
  • il grado di umidità (tra il 40% e il 60%)
  • il rumore (possibilmente ridotto o con un suono bianco costante)
  • e anche gli indumenti che il bambino indossa per dormire, che devono essere comodi, adatti alla stagione e traspiranti

L’ambiente fisico fa anche riferimento a dove è posizionato il bambino rispetto a noi. Nei primi anni è normale che i bambini richiedano la nostra vicinanza e abbiano bisogno di supporto per addormentarsi e durante la notte. Le soluzioni che facilitano la nostra presenza sono tante, dal co-sleeping al bed-sharing, al lettino Montessori. Ogni famiglia deve trovare la soluzione che funziona meglio per tutti. 

Attività durante il giorno

Le attività svolte durante la giornata influenzano direttamente come dormono i bambini. Il tempo all’aria aperta, la luce naturale, il gioco libero e il movimento aiutano a regolare il ritmo sonno-veglia e favoriscono un sonno più profondo.

Al contrario, giornate troppo stimolanti o caotiche possono rendere più difficile l’addormentamento e aumentare i risvegli notturni. Un equilibrio tra attività attive e momenti di calma è fondamentale per preparare il corpo e la mente al riposo.

approccio educativo

Anche l’approccio educativo incide su come dormono i bambini. Un atteggiamento gentile, basato sull’ascolto e sulla comprensione dei bisogni, aiuta il bambino a sentirsi al sicuro e accompagnato, anche durante i risvegli.

Impostare il sonno come un momento di connessione, e non come una lotta, rafforza la fiducia e rende il riposo più sereno. Il metodo Montessori e la genitorialità gentile offrono strumenti preziosi per vivere la nanna in modo più armonioso.

Di cosa ha bisogno il bambino per dormire bene

Come abbiamo visto in questo articolo, il sonno dei bambini è influenzato da tanti fattori esterni. Il nostro approccio e la capacità di comprendere e rispondere ai loro bisogni anche di notte è fondamentale per un sonno sereno.  

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