Categoria: Spannolinamento

  • 5 motivi per usare i pannolini lavabili

    5 motivi per usare i pannolini lavabili

    Che cosa sono i pannolini lavabili

    Un pannolino viene considerato “lavabile” o “riutilizzabile” quando, dopo un appropriato lavaggio, può essere usato nuovamente e per molte volte. Fino agli anni 70, quando i pannolini usa e getta iniziano a diventare sempre più popolari in Europa, erano gli unici a disposizione. Negli ultimi anni, usare i pannolini lavabili è diventato di nuovo popolare, soprattutto grazie a design e materiali (non è un link affiliato, lo propongo per darti un’idea di quante tipologie di pannolini esistano) che li rendono sempre più facili da utilizzare e più hanno ridotto i tempi di lavaggio e asciugatura. I materiali di cui sono fatti sono in parte naturali (bambù, cotone, lino), e in parte sintetici, come la microfibra e i materiali impermeabili.  

    quando ho iniziato ad usare i pannolini lavabili

    La mia scelta di utilizzare i pannolini lavabili è cominciata un po’ per caso, quando un’amica mi ha lasciato in eredità i pannolini che lei aveva acquistato e mai utilizzato per la sua bimba. Prima che nascesse Zara, avevo preso in considerazione l’idea ma mi aveva poi spaventato l’idea di dover lavare così tanti pannolini, oltre a tutti i vestiti. Quante lavatrici ci saremmo ritrovati a fare?! La verità è che solo le prime settimane sono state un pochino più difficili, ma abbiamo poi trovato il ritmo e ci siamo trovati ad aggiungere non più di 2 lavatrici a settimana. A ridurre il numero di pannolini utilizzati è stato anche il fatto che abbiamo introdotto il vasino molto presto, attorno ai 7 mesi: leggi qui per saperne di più. 

    i pannolini lavabili colorati

    Perchè ve li consiglio

    Se sei capitato su questo articolo, immagino che tu già abbia un interesse nei confronti dei pannolini lavabili, ma ti rimanga ancora qualche dubbio. Non posso negare che scegliere i pannolini riutilizzabili comporti un po’ di lavoro in più rispetto a quelli usa e getta. I benefici sono però tantissimi e ve li racconto tra poco. Per ora condivido con voi questa riflessione. 

    Passate le prime settimane di assestamento, ho cominciato a considerare i pannolini lavabili come qualsiasi altra scelta consapevole che faccio il 95% delle volte: a parte qualche rara occasione, evito piatti e posate di plastica, ma utilizzo oggetti lavabili. Se posso, quando prendo un caffè da asporto, porto la mia tazza da casa. Quando compro dei vestiti, prediligo cose di qualità, che posso utilizzare per lungo tempo.  A casa bevo l’acqua del rubinetto e fuori, porto quasi sempre una borraccia. 

    Ovviamente, c’è qualche eccezione. A volte dimentico la borraccia o non ho modo di ricaricarla. Non sempre pianifico in anticipo di bere il caffè fuori. Se vado a fare un picnic, mi è capitato di dover acquistare dei piatti di plastica. Allo stesso modo, alle volte utilizziamo i pannolini usa e getta, per comodità e non dover trasportare troppe cose, ma si tratta di un’eccezione piuttosto che la normalità. 

    5 benefici dell’usare i pannolini lavabili

    Come promesso, condivido quelli che sono, nella mia esperienza, i 5 motivi principali per cui vi consiglio di acquistare i pannolini riutilizzabili. 

    Rispetto dell’ambiente

    Secondo le statistiche, nei primi tre anni di vita, ogni bambino consuma circa 6.000 pannolini. A livello globale, ogni minuto vengono buttati via circa 300.000 pannolini usa e getta. Ogni pannolino necessita dai 200 ai 500 anni per decomporsi. Pur non essendo ad impatto zero, i pannolini lavabili risultano comunque la scelta più etica e a minore impatto sull’ambiente. 

    meno sostanze chimiche

    I pannolini usa e getta sono pieni di sostanze chimiche, come sbiancanti e gel assorbenti che vanno a contatto diretto e continuo con la pelle del tuo bambino, nel momento della sua vita in cui è più sensibile e vulnerabile.

    Rispetto della pelle del bambino

    Al contrario, i pannolini lavabili sono fatti di materiali naturali e traspiranti, che sono molto più gentili con la pelle delicata dei bambini. Il fatto che abbiano un assorbenza minore rispetto ai pannolini usa e getta, significa che, per forza di cose, vengano cambiati più spesso, riducendo la possibilità di proliferazione di germi e causando meno arrossamenti. 

    Maggiore consapevolezza

    Anche questo punto per me è stato essenziale nella decisione. I pannolini usa e getta fanno vanto di non far sentire il bagnato ai bambini e proteggere in questo modo la loro pelle. Riescono a fare questo grazie a gel assorbenti e materiali sintetici che, come abbiamo visto, non fanno bene alla pelle del bambino. Oltre a questo, la mancanza di percezione del bagnato, ritarda il processo di consapevolezza dei propri bisogni che ogni bambino deve acquisire per iniziare ad usare il vasino. Non è un caso che l’età media dello spannolinamento, dagli anni 70 ad ora, sia ritardata di molto. In questo articolo ti spiego quali sono i fattori che influenzano il processo di spannolinamento. 

    Risparmio economico

    Non c’è dubbio che l’investimento iniziale sia notevole, ma nel lungo termine, i pannolini riutilizzabili permettono un grande risparmio. Se vengono lavati correttamente e trattati con cura, possono essere passati da bambino a bambino e perfino rivenduti. 

  • Togliere il Pannolino con il Metodo Montessori

    Togliere il Pannolino con il Metodo Montessori

     

    Il momento di togliere il pannolino è spesso causa di preoccupazione per i genitori, sia per le sfide che può comportare sia perché comprendere quando iniziare, come interagire e affrontare le difficoltà non è sempre intuitivo. Molti corsi e guide disponibili si concentrano sulla promessa di liberarsi del pannolino in pochi giorni e su cosa sia necessario fare per raggiungere questo obiettivo. La differenza fondamentale del metodo Montessori rispetto ad altri approcci è che supporta il bambino in maniera graduale nell’apprendere tutte le abilità che gli servono per usare il vasino in maniera autonoma

    In questo articolo trovi tutto quello che ti serve sapere per iniziare il processo di spannolinamento: 

    Come iniziare

    Cosa ti viene in mente quando pensi allo spannolinamento? E’ probabile che la prima cosa che ti viene in mente è il momento fatidico in cui ti libererai dei pannolini. Niente più immondizia puzzolente, per chi usa i pannolini usa e getta, e un po’ di lavatrici in meno, per chi utilizza i lavabili. In realtà, c’è molto di più, ed è importante rifletterci per capire come supportare il tuo bambino in quello che è, a tutti gli effetti, un processo e non un traguardo. 

    Per capire quali abilità il tuo bambino deve sviluppare per togliere il pannolino, prova a visualizzare tutto quello che fai quando vai in bagno. Prima di tutto, ti rendi conto di averne bisogno e devi riconoscere lo stimolo fisico al momento giusto. Poi devi spostarti verso il bagno, abbassare i pantaloni e le mutande, piegarti e sederti sul water. Devi comandare il rilascio dei tuoi bisogni, talvolta avendo la pazienza di aspettare, prendere la carta igienica e così via. Pensa a quante competenze il tuo bimbo deve sviluppare per arrivare a quel traguardo finale, ed è proprio da queste che devi partire. Vediamo come, nei paragrafi successivi. 

    Autonomia fisica

    I genitori spesso mi chiedono quando sia il momento più opportuno per “insegnare” al bambino a vestirsi da solo. La mia risposta è “il prima possibile“, ma con una postilla: non hai bisogno di insegnare loro nulla. Quando sono piccolissimi, coinvolgili nel processo raccontandogli cosa stai facendo. Non appena iniziano a comprendere delle istruzioni semplici- di solito accade attorno ai 7-8 mesi), incoraggiali a contribuire (per esempio dicendogli “Metti la mano nella manica” , mentre gli infili la maglietta). Ad un certo punto, arriverà quel momento che fa paura a tanti genitori: quello del “faccio tutto io”. Il tuo bambino piccolo, mostrerà il desiderio di fare ogni cosa da solo. Se da un lato questa fase può rendere il nostro lavoro di genitori più complicato, è anche un’occasione da non perdere per dargli la possibilità di imparare. Se vuoi saperne di più di come supportare il tuo bambino ad imparare a vestirsi da solo, leggi questo articolo

    La consapevolezza del corpo

    Un altro obiettivo che il metodo Montessori si pone ben prima di arrivare a togliere il pannolino, è quello di guidare il bambino nel sviluppare consapevolezza dei bisogni del proprio corpo. La fame, la sete e il freddo sono esigenze fisiche che il corpo comunica attraverso segnali che i bambini devono imparare a interpretare e a riconoscere, così come il bisogno di fare la pipì. Questo processo di consapevolezza è lungo e inizia fin dalla nascita

    Incoraggiare i bambini a prendersi cura autonomamente di sé stessi, ad esprimere verbalmente ciò che stanno sperimentando e ad agire di conseguenza, contribuisce in modo significativo al loro processo di auto-conoscenza.

    La Preparazione fisica

    Infine, affinchè un bambino sia pronto a rinunciare al pannolino, il suo corpo deve aver raggiunto alcune tappe dello sviluppo fondamentali, come il controllo dei propri sfinteri e l’aumento della capacità della vescica. Questi cambiamenti avvengono in maniera diversa per ogni bambino, di solito tra i dodici mesi e i tre anni, anche se per la maggior dei bambini non vengono raggiunti fino ai due anni. Sono di solito associati ad alcuni segnali per esempio il pannolino che rimane asciutto per periodi più lunghi.

    Grazie al metodo Montessori è possibile supportare con gentilezza ogni bambino nel processo di autonomia fisica e togliere il pannolino con serenità. 

    lattante che si guarda allo specchio

    Il corso “Dal pannolino al vasino” è una guida completa per accompagnare te e il tuo bimbo nel percorso di spannolinamento. 

  • Come iniziare lo Spannolinamento dalla Nascita

    Come iniziare lo Spannolinamento dalla Nascita

    Negli anni di lavoro in classe, ho accompagnato tanti genitori e bambini durante lo spannolinamento, utilizzando un approccio relativamente tradizionale. Ho sempre consigliato di aspettare che il bambino fosse “pronto” e non avrei mai pensato di consigliare lo spannolinamento dalla nascita. 

    Il mio punto di vista è cambiato completamente da quando sono diventata mamma. Per la prima volta, ho avuto l’opportunità di osservare lo sviluppo di un bambino dalla nascita. Da subito, l’idea di supportare l’indipendenza di Zara e il suo sviluppo naturale in tutte le altre aree di sviluppo tralasciando questa, ha cominciato a mettermi a disagio. Improvvisamente, l’idea di iniziare fin dai primi giorni di vita del bambino, mi è sembrata molto più naturale e rispettoso nei confronti dei bambini

    In questo articolo ti racconto: 

    • Che cosa è l’EC
    • Un approccio allo spannolinamento in linea con il metodo Montessori
    • La nostra esperienza con Zara

    Elimination comunication

    Come ho raccontato in un altro articolo, la mia prima reazione all’approccio chiamato Elimination Communication è stata di scetticismo. Dopo aver ascoltato un paio di podcast, ho accantonato il tutto fino ai 7 mesi, quando abbiamo deciso di fare un piccolo investimento i pannolini riutilizzabili. Mentre raccoglievo informazioni su come lavarli, mi è capitato di leggere alcuni articoli che spiegavano come, prima della diffusione in occidente dei pannolini usa e getta, i bambini iniziassero ad usare il vasino molto prima. Mi è quindi venuto il dubbio: quando i bambini sono veramente pronti? Quanto il nostro approccio allo spannolinamento è stato influenzato dalle scelte di marketing di chi i pannolini li vende?

    C’è un modo per approcciare lo spannolinamento con gentilezza e seguendo il corso naturale di sviluppo dei bambini? 

    Un approccio diverso

    Nelle mie riflessioni sullo spannolinamento dalla nascita, sono partita da quello che ho imparato grazie al metodo Montessori. Nei primi sei anni di vita, i bambini, dimostrano una forte spinta verso l’indipendenza fisica. Fin dai primi giorni, lavorano per imparare a muoversi, mangiare e fare sempre di più da soli. Montessori sosteneva che, affinché si sviluppino al meglio, devono crescere in un ambiente che supporti e risponda ai loro bisogni, mano a mano che emergono. Per questo, gli diamo la possibilità di muoversi liberamente e offriamo l’opportunità di provare a mangiare, bere, vestirsi, cucinare, contribuire alla vita in famiglia. Seguendo il loro sviluppo, creiamo un ambiente che gli dia la possibilità di sperimentare e sviluppare le loro abilità quando sono pronti a farlo. Indipendenza fisica include anche il controllo della pipì e la cacca, che si affianca così a tutte le altre abilità sviluppate dai bambini nei primi sei anni. 

    La nostra esperienza: dai 7 mesi ai 12 mesi

    Il nostro viaggio di spannolinamento è così cominciato quando Zara aveva 7 mesi, da quando abbiamo iniziato ad usare i pannolini lavabili.  Come già accennato, la prospettiva del numero di lavaggi e le riflessioni sulla validità dei metodi tradizionali, mi ha portato a prendere in considerazione l’approccio chiamato elimination communication, che promuove la possibilità di iniziare lo spannolinamento dalla nascita. Avendo notato come Baby Z di solito bagnasse il pannolino 5-10 minuti dopo essersi svegliata, abbiamo semplicemente iniziato aiutandola a sedersi sul vasino la mattina e dopo i riposini. Con nostra grande sorpresa, non solo ha sempre fatto la pipì, ma dopo qualche giorno di familiarizzazione, ha anche cominciato a fare la cacca.

    bambino nella vasca da bagno. Inziare lo spannolinamento dalla nascita è possibile.

    Dove siamo ora

    Ora che sono passati 3 mesi da quando abbiamo introdotto il vasino, Zara continua ad utilizzare il vasino abbastanza regolarmente. Oltre a fare la pipì quando si sveglia, la invitiamo più o meno ogni ora e mezza e nei momenti di transizione (prima di uscire, arrivando a casa, ogni volta che cambiamo il pannolino). Alle volte è asciutta e fa la pipì nel vasino, altre volte non arriviamo in tempo, e va bene così. Quando siamo fuori casa, non ci preoccupiamo troppo della cosa e le diamo la possibilità di fare la pipì naturalmente quando possibile. Ho letto di molti genitori che imparano a riconoscere i segnali fisici che fanno capire il bisogno di liberarsi, purtroppo non abbiamo ancora imparato a riconoscerli, ma non ce ne preoccupiamo troppo. 

    In conclusione

    Come avrete notato, il nostro approccio allo spannolinamento gentile è molto rilassato. Il mio scopo non è quello di liberarci del pannolino il prima possibile (anche se sarebbe bello!), ma di accompagnare Zara con gentilezza nel percorso di indipendenza fisica, rispettando i suoi tempi, aiutandola a sviluppareconsapevolezza del suo corpo e insegnandole pratiche positive di igiene personale. 

    Vi terremo aggiornati sul nostro viaggio, nel frattempo, se vi interessa iniziare il percorso di spannolinamento dalla nascita, io e Miriam Capurso abbiamo creato un corso che copre ogni fase dello sviluppo: “Dal pannolino al vasino“. 

  • Elimination Communication e lo Spannolinamento gentile

    Elimination Communication e lo Spannolinamento gentile

    La prima volta che ho sentito parlare di Elimination communication(EC), è stato quando la mia bambina, Baby Z, aveva appena qualche mese. Un’amica mi chiese cosa ne pensassi, visto che diversi genitori incontrati durante i corsi preparto avevano scelto di introdurre il vasino fin dalle prime settimane. La mia reazione è stata tanto di sorpresa quanto di scetticismo: l’idea di introdurre il vasino così presto andava contro tutte le mie conoscenze accumulate nel tempo rispetto allo spannolinamento. Incuriosita, ho deciso comunque di informarmi e tra podcast ed articoli. In questo articolo condivido con voi: 

    • Tutto quello che ho scoperto sull’EC
    • Come introdurlo dalla nascita
    • Come continuare quando i bambini crescono
    • Tutti i suoi benefici

    …e bonus, una riflessione su il metodo Montessori e l’approccio di Elimination communication. 

     

    Tutto quello che devi sapere sull’Elimination communication

    L’elimination communication, nota anche come vasino infantile, igiene infantile naturale e senza pannolini, è la pratica di imparare a riconoscere i segnali dei neonati e offrire la possibilità di eliminare, appunto, nel vasino invece che nel pannolino. L’idea può sembrare strana, ma è in realtà ben più naturale di ciò che si creda. Basti pensare al fatto che i pannolini usa e getta sono entrati in circolazione solo negli anni ’50, ma non divennero popolari fino agli anni ’80, a seguito di un’intensa campagna di marketing della Pampers. Prima di allora, si usavano panni di cotone e i bambini raggiungevano l’indipendenza dal bagno molto prima. Tuttora, in molti paesi al mondo, i pannolini sono un privilegio o non esistono proprio, vengono utilizzati panni di cotone e l’eliminazione naturale viene considerata la norma.

    Come funziona?

    Il principio dell’Elimination Communication è molto semplice: i bambini comunicano i propri bisogni, inclusi quelli di evacuazione. Come per gli altri bisogni fisici, la fame o il sonno, gli adulti possono imparare a riconoscere e rispondere in maniera appropriata. Il fatto che i bambini facciano bisogni nel pannolino è un’acquisizione e non una scelta innata. Introducendo quindi il vasino dai primissimi mesi, il bambino impara un modo diverso di liberare i propri bisogni. 

    Questo approccio può essere introdotto fin dalla nascita o anche nei mesi successivi. Si può inoltre decidere di non utilizzare il pannolino per niente, o di usarlo solo fuori casa. In questo caso, potrebbe essere utile scegliere i pannolini lavabili di cotone, invece di quelli monouso perché i primi danno la sensazione di bagnato e supportano il bambino nel sviluppare consapevolezza dei propri bisogni.

    come iniziare

    Come già anticipato, l‘osservazione è il modo migliore per iniziare. Un paio d’ore per un paio di giorni senza pannolino, in un ambiente controllato, danno la possibilità di imparare a capire il modo unico di comunicare del nostro bambino. I segnali sono diversi per ogni bambino, ma di solito si tratta di movimenti del corpo, espressioni del viso, dei suoni o più di una cosa insieme. Tanti bambini, per esempio, si fermano improvvisamente e sembrano concentrarsi. 

    Un altro approccio, che può essere seguito in contemporanea, è quello di seguire un ritmo basato sulle transizioni e dei momenti importanti della giornata. 

    Sebbene la finestra considerata ottimale vada dalla nascita ai 5 mesi, è possibile introdurre il vasino anche più avanti. 

    Con i bambini piccoli e pre-verbali, è possibile introdurre dei suoni da associare alla funzione corporea. Molto semplicemente, ad ogni utilizzo del vasino, emettiamo il suono scelto che diventa, attraverso la ripetizione, una forte associazione.

    Come continuare

    E’ importante tenere a mente che, scegliendo questo approccio, diamo la priorità al viaggio piuttosto che alla meta finale del non utilizzare più i pannolini. Come per l’introduzione ai solidi o l’imparare a camminare, le nostre pressioni o ansie non aiutano e possono essere perfino controproducenti. Ogni bambino è differente e arriverà all’indipendenza nell’uso del bagno con modi e tempistiche differenti. 

    Credo che sia inoltre importante adottare l’approccio che più si adatta alle nostre esigenze familiari, che sia sostenibile nel lungo termine e che non crei stress. Questo potrebbe significare seguire l’EC solo part-time o continuare ad usare i pannolini nei primi mesi. 

    Qualsiasi cosa decidiamo di fare, deve sempre essere non solo per il bene dei bambini ma di tutta la famiglia, inclusi noi stessi. 

    Quali sono i benefici dell’elimination communication?

    I benefici dell’Elimination Communication sono moltissimi. Dal punto di vista pratico, nel caso dell’uso dei pannolini di cotone, si risparmia qualche lavatrice (sono una grande sostenitrice dei pannolini lavabili, ma quando si tratta di cacca, non è esattamente piacevole!). 

    Nel caso degli usa e getta, si risparmiano soldi e si riduce l’impatto ambientale. E’ sicuramente più igienico e rispettoso del bambino che non è costretto a stare seduto sui propri escrementi. 

    E’ infine un approccio più gentile rispetto a quello classico e che permette all’adulto di sintonizzarsi e di capire ancora di più i bisogni dei bambini,  e di dimostrare fiducia nelle loro capacità.

    Neonato che sorride. L'elimination communicatio supporta i bisogni dei bambini dalla nascita

    EC e il metodo Montessori

    Come dicevo all’inizio, la mia prima reazione è stata di scetticismo ed ho subito pensato: “Come può un bambino cosi piccolo sviluppare consapevolezza dei propri bisogni”. Racconto in un altro articolo come la nostra esperienza mi abbia convinta del contrario, ma vorrei solo riflettere su come l’EC si allinei bene con l’approccio Montessoriano all’indipendenza. Entrambi gli approccio, supportano i bambini a prendersi cura del proprio corpo fin dalla nascita e a sviluppare consapevolezza

    Questo approccio è molto diverso da quello, purtroppo molto popalare, che promette lo “spannolinamento in 3 giorni”. I bambini sono invece supportati passo dopo passo nel percorso di indipendenza, proprio come viene fatto per il mangiare, dormire, vestirsi, ecc.  

    In questo articolo puoi scoprire come l’approccio all spannolinamento con il metodo Montessori

    Se hai bisogno di un supporto nel percorso di spannolinamento, abbiamo creato un corso che ti accompagna passo dopo passo in questa avventura. “Dal pannolino al vasino”