Genitorialità gentile: tutti i benefici

Nelle ultime settimane, preparando le presentazioni per gli incontri del nostro corso dedicato alla genitorialità gentile, ho riflettuto molto sul perché questo approccio sia così importante e che cosa, attraverso il corso, possiamo dare alle famiglie che si uniscono a noi. Per creare i contenuti, oltre ad attingere alla nostra conoscenza di educatrici, abbiamo passato molto tempo a studiare, approfondire e confrontarci con account e siti che trattano temi legati alla genitorialità. Oltre a trovare tanti spunti interessanti e materiali utilissimi, ho anche notato una tendenza a puntare l’attenzione su soluzioni immediate a possibili problemi che i genitori affrontano. Ad esempio, come evitare tantrum,  spannolinare il tuo bambino in due giorni o  far dormire il bambino di notte. Queste soluzioni non hanno a che vedere né con la genitorialità gentile, né con la realtà dell’essere genitori. Continua a leggere per scoprire il perché. 

 

la realtà delle cose

Leggendo questi titoli, una domanda mi sorge spontanea…è davvero possibile evitare i tantrum (se proprio vogliamo chiamarli così) completamente? Possiamo in qualche modo trovare la ricetta perfetta per la genitorialità? Esiste una guida completa all’essere genitore? Può la genitorialità gentile salvarci?

Partiamo dall’accettare che ogni bambino ha un temperamento ed una personalità differente. A questo aggiungiamo che gli input esterni sono unici per ogni famiglia e ambiente. E non possiamo dimenticare che il nostro background, la nostra personalità, il modo in cui siamo stati cresciuti ha un’influenza fortissima sul nostro modo unico di essere genitori. Considerando tutte le variabili, è davvero realistico pensare che esista una ricetta che vada bene per tutti? Una serie di azioni o parole, uno script che risolva tutte le difficoltà dell’essere genitori? 

Io credo che non esista nessuna bacchetta magica e che nessun corso possa, da un giorno all’altro, rendere il lavoro del genitore facile. Che cosa possiamo fare, allora?

E la soluzione?

Durante i nostri corsi, la mia collega Miriam di @montessoripercrescere spesso usa l’immagine dello zainetto che i bambini stanno portando con sé e di come, nel nostro lavoro di genitori, ogni giorno aggiungiamo qualche piccolo strumento che li aiuterà nel loro percorso di vita. Il ruolo di un corso che parla di genitorialità gentile, dovrebbe essere proprio questo: fornire ai genitori degli strumenti che gli permettano di supportare i bambini al meglio. Un “meglio” che ha sicuramente a che vedere con i bisogni del bambino di oggi, quello che troviamo davanti in questo momento. Ma è anche un meglio che non può dimenticarsi dell’adulto in cui il bambino si trasformerà domani. 

toddler walking in the house

educazione a lungo termine

L’idea di pensare nel lungo termine purtroppo non è molto diffusa in questo momento. Abbiamo negli anni costruito una società usa e getta che spinge alla ricerca della gratificazione immediata. I governi si susseguono uno dopo l’altro e mancano di visione, risolvono i problemi davanti alle emergenze senza avere abbastanza coraggio per pensare a delle soluzioni profonde. Il pianeta viene sfruttato senza pensare al domani e alla sostenibilità delle nostre azioni. 

Noi genitori che abbiamo deciso di seguire un percorso di genitorialità consapevole e gentile, possiamo fare meglio. Possiamo fornire strumenti ai bambini per confrontarsi con gli altri in maniera positiva. Aiutarli a gestire le proprie emozioni in maniera sana. Essere modelli di rispetto affinché imparino a prendersi cura del mondo e degli altri. 

Possiamo tenere a mente che il nostro scopo non è solo superare le difficoltà con il bambino di oggi, ma aprire la strada giusta all’adulto di domani. 

  1.  
«Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità».

2 commenti

I commenti sono chiusi.