Il ciclo di lavoro è una delle caratteristiche essenziali della classe Montessoriana. Durante il tempo trascorso ad osservare i bambini, Maria Montessori notò come, spinti dalla curiosità e dal desiderio di imparare, la loro interazione con l’ambiente seguisse un pattern riconoscibile. Quando la loro spinta interiore verso l’esplorazione è libera di esprimersi, i bambini possono raggiungere un alto livello di concentrazione. Di conseguenza, l’esperienza di apprendimento, così costruita attorno a esperienze significative per loro, risulta più profonda di qualsiasi lezione imposta dall’insegnante. Montessori notò inoltre come i bambini avessero bisogno di almeno tre ore di interazione ininterrotta per raggiungere il livello più alto di coinvolgimento. Il termine ciclo di lavoro si riferisce proprio a questo spazio di tempo che tutte le aule Montessori dovrebbero offrire e in cui i bambini sono padroni di decidere cosa fare, con chi, per quanto tempo e dove, nel limite delle regole di rispetto reciproco e dell’ambiente circostante.
cosa succede durante il ciclo di lavoro
Anche se tutti i giorni sono diversi e ogni bambino è unico, esiste uno schema evidente e comune a tutti i cicli di lavoro. Durante la prima mezz’ora i bambini arrivano e iniziano a scegliere le loro prime attività. Il più delle volte, si tratta di saranno attività semplici, che conoscono bene. L’aula, nella prima ora, sembra per lo più calma ma piena di vita. Dopo la prima parte della mattinata, il livello di attività comincia a stagnare, il livello di rumore si alza e i bambini sembrano stanchi o annoiati. Questo momento viene chiamato da Montessori di “falsa fatica” e di solito si esaurisce abbastanza in fretta, non appena i bambini trovano di nuovo qualcosa che stimola il loro interesse, si dedicano ad attività più impegnative e raggiungono un livello di coinvolgimento ancora più elevato.
l'ambiente
Affinché il ciclo di lavoro si svolga senza intoppi, l’ambiente deve essere preparato con grande cura e attenzione ai dettagli. Le attività devono essere pronte all’uso e complete sugli scaffali e devono rispondere all’interesse dei bambini. Oltre alle attività standard dello scaffale Montessori, gli insegnanti possono essere creativi e introdurne altre fatte a mano che seguono gli stessi standard e caratteristiche. Più l’ambiente è preparato e pronto, più il coinvolgimento dei bambini apparirà naturalmente.
il ruolo dell'insegnante
All’interno della classe Montessori, il ruolo dell’insegnante è quello di fare da intermediario i bambini e l’ambiente. Introduciamo nuove attività, interagiamo con i bambini che hanno bisogno di sostegno e interveniamo se usano male il materiale o in caso di conflitti. Tuttavia, quando i bambini sono impegnati e impegnati nell’esplorazione, concentrati sull’attività prescelta, facciamo un passo indietro e diventiamo invisibili, evitando di interrompere la loro concentrazione. Di tanto in tanto, controlliamo l’ambiente per assicurarci che sia ancora relativamente ordinato e attraente. Anche se ci si aspetta che i bambini si mettano in ordine da soli, i più piccoli non saranno in grado di rimettere a posto le cose esattamente come le hanno trovate. Di conseguenza, l’aula a metà mattinata potrebbe iniziare a sembrare disordinata e, quindi, poco attraente. Riorganizzare regolarmente gli scaffali aiuta i bambini a sentirsi a proprio agio e supporta il loro naturale bisogno di ordine.
in classe o all'aperto
Tornando ai principi di base, Montessori credeva che i bambini fossero in grado di esprimere i loro bisogni interiori e che potessero prosperare solo in un ambiente in cui tali bisogni fossero soddisfatti. Lo scopo del ciclo lavorativo è proprio quello di lasciare che i bambini scelgano liberamente attività che siano significative per loro e che rispondano ai loro bisogni. Come tutti sappiamo, tutti i bambini sono diversi. Ho incontrato bambini che avevano bisogno di iniziare la giornata correndo, arrampicandosi e saltando e per i quali essere bloccati in classe era una punizione. Partendo da questi presupposti, se i bambini esprimono la necessità di passare l’intero ciclo di lavoro arrampicandosi in giardino, è mio dovere rispondere a quel bisogno. Nella mia esperienza, quando il bisogno di movimento è soddisfatto, un nuovo bisogno di attività più tranquille appare e i bambini si spostano naturalmente verso la classe.
i benefici
Abbiamo già detto come il ciclo lavorativo supporti la capacità di concentrazione dei bambini ma questo non è l’unico vantaggio. Durante questo periodo, i bambini hanno la possibilità di mettere in pratica le proprie abilità e consolidare le proprie conoscenze. Lo fanno seguendo il proprio ritmo e attraverso attività che trovano interessanti e stimolanti. In un mondo dominato da adulti che dicono loro costantemente cosa fare, questo è uno spazio sacro che appartiene a loro e a nessun altro, dove le loro scelte sono finalmente rispettate, la loro voce ascoltata e le loro richieste diventano priorità. L’esperienza è gratificante e supporta lo sviluppo della propria autostima.
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