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Organizzare casa con il metodo Montessori: i pasti

Questo articolo fa parte della serie “Organizzare casa secondo il metodo Montessori”

In questa serie di articoli dedicati a “Come organizzare casa con il metodo Montessori”, scoprirete come creare un ambiente che supporti i bambini al meglio, che li renda parte della vita quotidiana della famiglia e li accompagni verso l’indipendenza. Come vedrete, non parleremo di attività da scaffale o giochi, ma piuttosto della riorganizzazione dell’ambiente per renderlo il più possibile a misura di bambino e, allo stesso modo, soddisfare i bisogni di tutta la famiglia. Inoltre, gli articoli non si concentrano sulle stanze della casa ma piuttosto sulle necessità quotidiane quali il dormire, mangiare, giocare ecc. In questo modo, spero, i miei consigli saranno il più flessibili possibile e potranno essere adattati ad ogni ambiente, qualunque sia il numero di stanze, la grandezza e il numero di persone che vivono a casa.

mangiare: come organizzare casa

La prima delle necessità che prendiamo in considerazione è quella del mangiare, non solo perché il cucinare e mangiare occupano molto del nostro tempo ma anche perché si tratta di un argomento a volte delicato. Dalla mia
esperienza di lavoro con genitori, il momento del pasto, che nelle nostre migliori fantasie rappresenta un momento di condivisione e vicinanza della famiglia, spesso finisce per trasformarsi in un incubo fatto di lotte, minacce e urla. Vi assicuro, non deve essere così!

gli asili montessori: un esempio di condivisione

Se vi dovesse capitare di visitare un asilo Montessori, noterete la presenza di un tavolo dedicato allo snack, accessibile liberamente durante la giornata. Ho visto bambini affamati alle nove del mattino, nonostante la colazione abbondante fatta a casa, e altri non aver bisogno di mangiare per ore. Se dati la possibilità, i bambini possono imparare a riconoscere i bisogni del proprio corpo, ad esprimerli e ad autoregolarsi, con la gentile guida di un adulto attento. Quando si avvicina l’ora del pranzo, i bambini sanno che l’area snack non è più accessibile ed iniziano a contribuire alla preparazione dei tavoli. Una volta terminato il pasto, sono pronti a mettere via piatti e posate, a spazzare il pavimento e aiutare l’insegnante a pulire e sistemare.

organizzare casa

cucinare insieme

Vi starete chiedendo: “Com’è possibile che questo accada e qual è il beneficio tratto dai bambini?”. Innanzitutto, i bambini sono motivati dalla voglia di portare un contributo reale alla comunità e il momento del pasto è un’occasione perfetta per dargli la possibilità di fare qualcosa di concreto. La preparazione del cibo non è solo un mezzo per lo sviluppo di abilità motorie e pratiche fondamentali nella vita di tutti i giorni, ma è anche un importante elemento di coesione dei bambini all’interno della comunità di cui fanno parte. Le possibilità di partecipazione e di apprendimento sono davvero infinite. I bambini possono essere coinvolti nel preparare la loro merenda e perfino i pasti della famiglia. Possono aiutare a tagliare le verdure, mescolare e aggiungere ingredienti, versarsi l’acqua, il latte e servirsi da soli. Vediamo come organizzare la casa per far succedere tutto questo senza stress. 

Dalla preparazione alla pulizia

Considerando gli spazi della vostra cucina, scegliete uno scaffale a portata do mano dei bambini dove poter sistemare oggetti quali piatti, posate, tovagliette e bicchieri. Tenete a disposizione solo il necessario, scegliete oggetti reali, di una misura e peso adatti ai bambini. Allo stesso modo, anche gli strumenti per le pulizie dovrebbero essere reali e a misura di bambino, organizzati in un angolo in maniera ordinata. Se forniti di attrezzi a loro misura, non c’è attività che i bambini ci vedono fare che non vogliano provare loro stessi. Lo scopo non è di obbligarli a pulire o cucinare, ma di organizzare la casa in modo da coinvolgerli in quelle che sono responsabilità di tutti. Potreste cominciare con un semplice: “Mi vuoi aiutare?” e vedere dove vi porta. Se il bambino non vuole partecipare, invitatelo ad osservarvi mentre lo fate. 

la merenda

Uno dei passi fondamentali per supportare l’autonomia dei bambini in questo ambito è rendere accessibile sia il cibo che il necessario per la preparazione. A seconda di cosa decidiate di includere nella merenda, il cibo potrebbe essere preparato in un contenitore chiuso e sistemato in un armadietto della cucina facilmente accessibile o nello scaffale più basso del frigorifero, accompagnato dall’occorrente per la preparazione. La scelta del cibo dipende dalle abitudini alimentari dei bambini ma, agli snack preparati industrialmente, vi consiglio di preferire qualcosa che richieda il contributo dei bambini, per esempio della frutta da tagliare, una fetta di pane da spalmare o dello yogurt da versare dal contenitore ad una tazza e a cui aggiungere frutta o cereali. Dopo aver mostrato dove il necessario possa essere trovato, fate vedere come spostare un oggetto alla volta e camminare piano quando si hanno in mano oggetti delicati.

i pasti principali

La partecipazione alla preparazione dei pasti può essere, per questioni logistiche e di sicurezza, un po’ più complicata della merenda, ma certo non impossibile. Se coinvolgere i bambini ogni giorno nel cucinare i pasti dall’inizio alla fine con noi può non essere fattibile, è senza dubbio possibile coinvolgerli in parte della preparazione, che sia il taglio delle verdure o la preparazione della tavola. La partecipazione può avvenire in modi diversi, non solo a seconda della grandezza e delle caratteristiche della cucina, ma anche delle abilità e consapevolezza dei bambini. Un’altra possibilità è preparare al tavolo un piatto da portata da cui i bambini possano servirsi autonomamente oppure optare per dei piatti che richiedono di essere assemblati come una piadina o un panino.

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