Negli anni di lavoro in classe, ho accompagnato tanti genitori e bambini durante lo spannolinamento, utilizzando un approccio relativamente tradizionale. Ho sempre consigliato di aspettare che il bambino fosse “pronto” e non avrei mai pensato di consigliare lo spannolinamento dalla nascita.
Il mio punto di vista è cambiato completamente da quando sono diventata mamma. Per la prima volta, ho avuto l’opportunità di osservare lo sviluppo di un bambino dalla nascita. Da subito, l’idea di supportare l’indipendenza di Zara e il suo sviluppo naturale in tutte le altre aree di sviluppo tralasciando questa, ha cominciato a mettermi a disagio. Improvvisamente, l’idea di iniziare fin dai primi giorni di vita del bambino, mi è sembrata molto più naturale e rispettoso nei confronti dei bambini.
In questo articolo ti racconto:
- Che cosa è l’EC
- Un approccio allo spannolinamento in linea con il metodo Montessori
- La nostra esperienza con Zara
Elimination comunication
Come ho raccontato in un altro articolo, la mia prima reazione all’approccio chiamato Elimination Communication è stata di scetticismo. Dopo aver ascoltato un paio di podcast, ho accantonato il tutto fino ai 7 mesi, quando abbiamo deciso di fare un piccolo investimento i pannolini riutilizzabili. Mentre raccoglievo informazioni su come lavarli, mi è capitato di leggere alcuni articoli che spiegavano come, prima della diffusione in occidente dei pannolini usa e getta, i bambini iniziassero ad usare il vasino molto prima. Mi è quindi venuto il dubbio: quando i bambini sono veramente pronti? Quanto il nostro approccio allo spannolinamento è stato influenzato dalle scelte di marketing di chi i pannolini li vende?
C’è un modo per approcciare lo spannolinamento con gentilezza e seguendo il corso naturale di sviluppo dei bambini?
Un approccio diverso
Nelle mie riflessioni sullo spannolinamento dalla nascita, sono partita da quello che ho imparato grazie al metodo Montessori. Nei primi sei anni di vita, i bambini, dimostrano una forte spinta verso l’indipendenza fisica. Fin dai primi giorni, lavorano per imparare a muoversi, mangiare e fare sempre di più da soli. Montessori sosteneva che, affinché si sviluppino al meglio, devono crescere in un ambiente che supporti e risponda ai loro bisogni, mano a mano che emergono. Per questo, gli diamo la possibilità di muoversi liberamente e offriamo l’opportunità di provare a mangiare, bere, vestirsi, cucinare, contribuire alla vita in famiglia. Seguendo il loro sviluppo, creiamo un ambiente che gli dia la possibilità di sperimentare e sviluppare le loro abilità quando sono pronti a farlo. Indipendenza fisica include anche il controllo della pipì e la cacca, che si affianca così a tutte le altre abilità sviluppate dai bambini nei primi sei anni.
La nostra esperienza: dai 7 mesi ai 12 mesi
Il nostro viaggio di spannolinamento è così cominciato quando Zara aveva 7 mesi, da quando abbiamo iniziato ad usare i pannolini lavabili. Come già accennato, la prospettiva del numero di lavaggi e le riflessioni sulla validità dei metodi tradizionali, mi ha portato a prendere in considerazione l’approccio chiamato elimination communication, che promuove la possibilità di iniziare lo spannolinamento dalla nascita. Avendo notato come Baby Z di solito bagnasse il pannolino 5-10 minuti dopo essersi svegliata, abbiamo semplicemente iniziato aiutandola a sedersi sul vasino la mattina e dopo i riposini. Con nostra grande sorpresa, non solo ha sempre fatto la pipì, ma dopo qualche giorno di familiarizzazione, ha anche cominciato a fare la cacca.
Dove siamo ora
Ora che sono passati 3 mesi da quando abbiamo introdotto il vasino, Zara continua ad utilizzare il vasino abbastanza regolarmente. Oltre a fare la pipì quando si sveglia, la invitiamo più o meno ogni ora e mezza e nei momenti di transizione (prima di uscire, arrivando a casa, ogni volta che cambiamo il pannolino). Alle volte è asciutta e fa la pipì nel vasino, altre volte non arriviamo in tempo, e va bene così. Quando siamo fuori casa, non ci preoccupiamo troppo della cosa e le diamo la possibilità di fare la pipì naturalmente quando possibile. Ho letto di molti genitori che imparano a riconoscere i segnali fisici che fanno capire il bisogno di liberarsi, purtroppo non abbiamo ancora imparato a riconoscerli, ma non ce ne preoccupiamo troppo.
In conclusione
Come avrete notato, il nostro approccio allo spannolinamento gentile è molto rilassato. Il mio scopo non è quello di liberarci del pannolino il prima possibile (anche se sarebbe bello!), ma di accompagnare Zara con gentilezza nel percorso di indipendenza fisica, rispettando i suoi tempi, aiutandola a sviluppareconsapevolezza del suo corpo e insegnandole pratiche positive di igiene personale.
Vi terremo aggiornati sul nostro viaggio, nel frattempo, se vi interessa iniziare il percorso di spannolinamento dalla nascita, io e Miriam Capurso abbiamo creato un corso che copre ogni fase dello sviluppo: “Dal pannolino al vasino“.
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